I led wall per indoor e outdoor di Wave&Co sono una soluzione tecnologica all’avanguardia che consente ai clienti che hanno bisogno di prodotti performanti di vedere soddisfatte le proprie esigenze in tempi rapidi. Gli alti standard di qualità garantiti sono solo uno dei motivi per cui vale la pena di affidarsi a Wave&Co, che mette a disposizione un servizio di consulenza a 360 gradi che va a integrare le soluzioni su misura e le innovazioni di cui possono usufruire tutti i clienti.
La definizione dei led wall
La definizione dei led wall dipende dal passo, noto anche con il nome di interasse: in pratica, è la distanza tra i pixel o diodi, quello che in inglese si chiama pixel pitch. In altri termini, la definizione è tanto maggiore quanto più i pixel sono ravvicinati tra loro; di conseguenza si potrà vedere meglio da vicino lo schermo, e non ci sarà bisogno di accrescerne le dimensioni per raggiungere una qualità più elevata. Le soluzioni variano a seconda delle esigenze: per esempio per i led wall indoor il passo può essere di appena 0.7 mm, a fronte di un passo da 50 mm o addirittura superiore per i led wall outdoor.
L’interasse
L’interasse, o passo, è appunto la distanza tra i vari led di un led wall, e viene indicata in mm. Si tratta di un aspetto molto importante da tenere in considerazione nel momento in cui si deve acquistare un led wall e soprattutto si deve stabilire dove dovrà essere collocato, dato che l’interasse condiziona la risoluzione grafica e, in sostanza, determina la distanza a partire da cui si può godere di una buona visibilità. Ipotizzando, per esempio, di voler installare sul tetto di un palazzo uno schermo led di grandi dimensioni, con una superficie di svariati metri quadri, può essere sufficiente un interasse di 10 mm, se non addirittura superiore, che però non andrà bene per uno schermo led destinato a uno spazio indoor: in questo caso conviene rimanere tra 1.2 e 1.9 mm di passo.
Il funzionamento dei led wall
Quella alla base del funzionamento dei led wall è senza dubbio una tecnologia molto avanzata, che proprio per questo motivo è particolarmente richiesta da numerosi professionisti: designer e architetti, ma anche creativi e consulenti possono cogliere l’opportunità di digitalizzare molteplici superfici, perfino se curve o comunque caratterizzate da formati diversi da quello rettangolare classico. Insomma, che si abbia a che fare con un cubo, con una sfera, con un parallelepipedo o con qualunque altra soluzione, il led wall garantisce il massimo della versatilità e consente un costante monitoraggio dei contenuti che vengono proiettati, oltre che dei consumi.
Il pixel pitch
Come si è visto, per i led wall la più importante peculiarità tecnica che deve essere presa in considerazione è il pixel pitch, che corrisponde alla distanza fra i pixel; ognuno di questi è formato da tre led, blu, verde e rosso. La definizione è tanto più elevata quanto più l’interasse è stretto, e cioè i pixel sono vicini. Nel corso degli anni più recenti la tecnologia si è evoluta in direzione di componenti elettronici sempre più miniaturizzati, e questo ha fatto sì che attualmente si possa usufruire di pixel pitch di meno di 1 mm. Così, le soluzioni disponibili non sono molto diverse dall’OLED o dall’LCD, con la differenza che queste due offrono prestazioni inferiori ai led wall sotto molti punti di vista: la flessibilità e la durata, per esempio, oltre che le dimensioni.
La tecnologia DIP
Merita di essere conosciuta, infine, la tecnologia DIP, che si basa su led a forma di cilindro con una cupola semisferica a una delle estremità: si tratta di una lente che contribuisce a massimizzare il livello di intensità luminosa. Ciascun led è in grado di generare un colore solo; questa è la ragione per la quale si usano i tre led separati che abbiamo menzionato in precedenza, disposti a formare un triangolo. Differisce dalla tecnologia DIP la SMD, con tre diodi che si trovano dentro una sola capsula a forma di quadrato: in questo modo i singoli pixel sono meno distanziati gli uni dagli altri.
