Antincendi condomini

Cosa sapere sulla normativa antincendi condomini

I condomini sono micromondi nei quali vigono precise condivise tra i condomini e che devono sottostare a normative molto precise dal punto di vista della sicurezza.
Una di quelle da applicare con maggiore rigore è l’antincendio, che da maggio 2021 ha subito diversi cambiamenti per una maggiore tutela degli stabili e dei loro inquilini.
Vediamo quindi quali sono le regole da seguire e cosa deve controllare l’amministratore per evitare di incappare in multe o pesanti sanzioni.

Normativa antincendi condomini: cosa bisogna sapere

Prima di capire cosa prevede la normativa, è opportuno sottolineare come sia essenziale affidarsi a seri professionisti del settore per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza, i controlli e le certificazioni, come ad esempio www.antincendiomaster.it, leader in Lombardia e in tutto il territorio circostante.
Vediamo quindi come mettersi in regola e quali pratiche deve mettere in atto ogni condominio.

– Segnalazione di allarme antincendio e presenza di segnalatori vocali

La presenza del tasto per l’allarme antincendio deve essere sempre evidenziata da apposita segnaletica e da una mappa che indica il punto del posizionamento, in modo che tutti i condomini e coloro che si trovano nel palazzo possano segnalare un pericolo.
Inoltre, la normativa attuale prevede che siano presenti anche segnalatori vocali, così da generare un rumore che tutti possono sentire.

– Presenza del CPI

Il Certificato di Prevenzione Incendi deve essere tassativamente presente per ogni palazzo di altezza superiore ai 24 metri di altezza antincendio, che non ha niente a che vedere con quella normale.
Si calcola infatti tramite una serie di coefficienti di norme verticali emanate, valutando il balcone più basso e la soglia della finestra più alta.
Si tratta di un documento che ha validità solo se redatto da un tecnico specializzato e rinnovato periodicamente a seguito di sopralluoghi e controlli.

– Presenza di dispositivi antincendio in numero adeguato

I cosiddetti estintori devono essere presenti in tutto l’edificio in numero sufficiente rispetto alla sua grandezza.
Una ditta specializzata deve inoltre controllare la loro scadenza con cadenza periodica, in quanto hanno una durata di massimo due anni.
Gli addetti alla sicurezza del palazzo hanno l’obbligo di eseguire un corso e di ripeterlo per eventuali aggiornamenti.

Qual è il ruolo dell’amministratore nella prevenzione incendi

Secondo la legge, l’amministratore di condominio ha una serie di compiti precisi da svolgere per la prevenzione incendi.
In primo luogo, una volta preso l’incarico, deve verificare che l’amministrazione del palazzo abbia redatto nel tempo la corretta documentazione di sicurezza, procedendo alla redazione del CPI.
Inoltre, è lui a incaricare un tecnico che possa misurare l’altezza antincendio dello stabile e la certifichi.
Lo stesso professionista, poi, deve indicare un LP, cioè un indice di prestazione del palazzo, che determina alcune misure di sicurezza da prendere per legge, diverse in base al livello che viene assegnato.

Periodicamente l’amministratore deve eseguire un check up dello stabile e controllare che documenti e dispositivi siano al loro posto, in caso di controlli da parte delle autorità e di pericolo improvviso di incendio.

Infine, è necessario che nel palazzo sia apposto un apposito riepilogo dei numeri di emergenza da contattare in caso di necessità e dei divieti legati al pericolo di incendi, segnalando anche la presenza di estintori, uscite di emergenza e dispositivi di sicurezza che si trovano nel fabbricato.
Nel caso di palazzi con altezza calcolata superiore a 80 metri, non bastano le norme che abbiamo appena citato, in quanto il responsabile della sicurezza deve anche istituire un centro operativo che coordini le eventuali operazioni di evacuazione.

Colui che si occupa di questo delicato compito deve possedere un’idoneità tecnica e ha l’obbligo di comunicare tramite sistemi di assistenza vocale che possano raggiungere tutti i condomini.

Il mancato rispetto delle norme citate comporta sanzioni molto pesanti per l’amministrazione del condominio, che possono culminare in vere e proprie denunce in caso di costatazione di messa in pericolo delle persone presenti nel palazzo al momento dello scoppio di un incendio.