Scarpe antinfortunistiche: tutto ciò che serve sapere

Prima di acquistare un paio di scarpe antinfortunistiche è di fondamentale importanza conoscere tutte le caratteristiche più importanti di questi dispositivi di protezione individuale. Chi meglio degli esperti di larosametalli.it può essere in grado di aiutarci a saperne di più?

Qual è il testo normativo di riferimento in materia di scarpe antinfortunistiche?

In generale è il D. Lgs. n. 81 del 2008, vale a dire il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, a indicare le norme da rispettare in questo ambito. Esso segnala, tra l’altro, l’obbligo di valutare i rischi sul posto di lavoro e di predisporre tutte le misure necessarie per fare in modo che questi rischi possano essere tenuti sotto controllo o addirittura eliminati. I lavoratori, poi, devono essere sia formati che informati a proposito dei rischi che hanno a che fare con la loro attività di lavoro, affinché la loro integrità fisica possa essere tutelata. È indispensabile una corretta e completa informazione, che deve andare a integrare la prevenzione e, soprattutto, un uso adeguato dei dispositivi di protezione individuale, grazie a cui il lavoro può essere svolto in condizioni di sicurezza.

Di che rischi si parla?

Uno dei motivi di infortunio sul lavoro più comuni è rappresentato dal rischio di scivolamento in piano. Come si può facilmente intuire, il rischio di caduta e scivolamenti non può che dipendere dalle condizioni e dalle caratteristiche del luogo di lavoro: si pensi, per esempio, alla presenza di pavimenti sconnessi o lisci o a eventuali ostacoli che si trovano negli spazi di lavoro. È un rischio frequente in modo particolare nei ristoranti, nelle pizzerie, nelle trattorie e nei bar: insomma, nei luoghi deputati alla ristorazione. Lo stesso discorso vale, però, anche per le mense e per le cucine, che sono ambienti in cui tipicamente le superfici, venendo pulite con detergenti e acqua, possono diventare scivolose.

A che cosa servono le scarpe antinfortunistiche?

Anche alla prevenzione dello schiacciamento del piede, che è un altro dei tipi di infortunio tipici sul lavoro. Si tratta di una situazione che si può concretizzare quando cadono degli oggetti dall’alto o nel momento in cui vengono spostate delle merci pesanti: può succedere in maniera del tutto accidentale o a causa di una distrazione da parte del lavoratore. Sono molti gli ambienti di lavoro in cui si può verificare lo schiacciamento del piede, dai cantieri alla logistica, passando per i magazzini e, più in generale, tutti gli spazi in cui ci sono degli oggetti pesanti da stoccare e da movimentare. Non va dimenticato, poi, un altro fattore di possibili infortuni: la perforazione della suola della scarpa o, più raramente, della tomaia. Ciò si può verificare nell’edilizia e negli ambienti in cui vengono utilizzati dei chiodi o delle viti.

Quali scarpe antinfortunistiche consigliate di comprare?

Le scarpe antinfortunistiche U-Power assicurano tutto ciò che si può desiderare in termini di funzionalità e comfort, e in più hanno il pregio di presentare un design al 100% italiano. Queste calzature si differenziano dalle scarpe da lavoro classiche per i materiali di qualità con cui sono realizzati; inoltre hanno specifiche tecniche che servono da un lato a prevenire il rischio e dall’altro lato ad assicurare il benessere del piede. Tutto ciò è possibile in virtù dell’adozione delle tecnologie migliori, che vengono utilizzate in maniera sapiente per offrire una produzione impeccabile sotto tutti i punti di vista.

Ci parlate della vostra azienda?

Siamo nati come ferramenta online che mette a disposizione una varietà molto ampia di prodotti, dalle scarpe antinfortunistiche ai prodotti per la pulizia delle barche, dall’abbigliamento da lavoro ai collanti. Ma non è tutto, perché del nostro catalogo fanno parte anche gli adesivi, le ruote per i carrelli, gli abrasivi, gli accessori in acciaio inox, i detergenti professionali e i disgorganti. Tra i marchi di successo che proponiamo ci sono Brava Euromeci, Pferd, Blickle, 3M, Iosso e Makita. Abbiamo una pagina Facebook, ma chi vuol essere sempre informato a proposito delle promozioni che attuiamo ha la possibilità di iscriversi alla nostra newsletter.

Ma ora torniamo alle scarpe antinfortunistiche: qual è la loro durata?

Le scarpe da lavoro sono destinate a essere usate per parecchie ore al giorno e per diversi giorni di seguito; è inevitabile, pertanto, che siano più esposte all’usura in confronto alle calzature a uso civile. Non si può definire a priori una durata precisa di questo tipo di scarpa, anche perché molto dipende dal settore in cui essa viene utilizzata: è ovvio, insomma, che una calzatura da cantiere si rovinerà prima rispetto alla scarpa di un magazziniere. È per questo motivo che i lavoratori devono tenere conto di alcune norme o semplici consigli che li aiutino a capire se è già ora di passare a delle scarpe nuove.

Per esempio?

Prima di tutto, in nessun caso delle scarpe da lavoro che vengono utilizzate tutti i giorni devono durare più di sei mesi. Per quanto elevata possa essere la loro qualità, infatti, tali calzature dopo questo lasso di tempo possono andare incontro a un cedimento correlato al loro utilizzo costante e prolungato. In ogni caso, poi, è opportuno verificare di tanto in tanto le condizioni delle scarpe, così che sia possibile capire se ci sono dei cedimenti. La tomaia e il battistrada sono, nella maggior parte dei casi, gli elementi che corrono più rischi.

Ci sono parti più sensibili all’usura?

Di tutta la scarpa, la suola è la parte che viene sottoposta alle sollecitazioni più consistenti, anche perché sostiene il peso di tutto il corpo. Non solo: essa ha il compito di assorbire gli urti che interessano la pianta del piede e si flette ogni volta che il piede si piega. Ecco, quindi, che la suola deve essere controllata con regolarità (in particolare si deve verificare la mancanza di crepe), e pulita con attenzione. Va detto, però, che anche la tomaia è sollecitata tutti i giorni, soprattutto in corrispondenza delle cuciture, sempre ammesso che esse siano presenti. Attenzione anche al punto di contatto fra il battistrada e la tomaia.