A che cosa serve e come funziona il taglio laser

Il taglio laser è una tecnica che viene effettuata con macchine all’avanguardia che possono essere utilizzate con differenti modalità. Ci spiega tutto il team di L.a.m.a. S.r.l., una realtà specializzata in questo settore.

Prima di tutto, volete parlarci della vostra attività?

Da oltre 30 anni ci occupiamo della lavorazione della lamiera, attualmente incentrata in modo particolare sul taglio con getto d’acqua: è la cosiddetta tecnologia waterjet, che permette di tagliare materiali fino a 25 centimetri di spessore. Il nostro stabilimento comprende anche macchina ad acqua a tre o a cinque assi, il che ci permette di effettuare tagli inclinati fino a 60 gradi o perpendicolari. Il nostro ufficio tecnico è sempre a disposizione dei clienti per l’elaborazione di file o per la fedele riproduzione sia da cartaceo che dal prototipo reale. Il rispetto per l’ambiente e la vigilanza operativa sono i valori che orientano la nostra attività.

Come sono realizzate le macchine per il taglio laser?

Esse sono composte da varie parti: un oscillatore, che è noto anche con il nome di testa di taglio, e un sistema di assi. Ci può essere un braccio robotizzato che accoglie la testa di taglio, mentre per impedire che il raggio di taglio scappi al controllo si ricorre a una struttura schermata, che serve a prevenire incidenti o infortuni che potrebbero coinvolgere gli addetti al taglio. La struttura di sostegno al pezzo varia a seconda della tipologia di lamiera che deve essere sottoposta a lavorazione. Ci possono essere, quindi, strutture molto complesse dotate di pinze di clampaggio o macchine dotate di piani di lavorazione più semplici.

Come si usano le macchine per il taglio laser?

Esse possono essere usate una alla volta o in linee, nel caso in cui la lamiera debba essere sottoposta a più lavorazioni: per esempio, la piegatura, la punzonatura, l’imbutitura, la tranciatura e la pannellatura. La macchina laser, infatti, non consente di eseguire solo il taglio, ma anche molte altre lavorazioni supplementari quali i tagli inclinati, le intersezioni, le asolature e le forature. La tecnica di taglio 3D permette di ottimizzare il processo di lavorazione, dal momento che il tubo viene tagliato e poi lavorato, così che possano essere realizzati profili complessi e fori. Ne scaturiscono diversi benefici, perché si riducono non solo i tempi di lavorazione ma anche i costi, soprattutto se si confronta questa tecnica con lavorazioni tradizionali quali la punzonatura, la fresatura e la segatura.

Quali sono gli step previsti per il taglio laser?

In primo luogo c’è bisogno della progettazione: ciascuna idea di prodotto viene adattata ai bisogni del cliente, tenendo conto dello spessore più appropriato, della tolleranza ideale e di ogni altro aspetto. Quando il progetto iniziale è stato definito, arriva il momento del taglio, per una procedura che abbina le tecniche più moderne correlate all’utilizzo del laser con la lavorazione della lamiera tradizionale. Infine, dopo che la lamiera è stata tagliata, ci può essere bisogno di una finitura ulteriore, con effetto antiruggine e di tipo trasparente, grazie a cui il prodotto risulta brillante e liscio.

Quali metalli possono essere sottoposti al taglio laser?

Varie tipologie: non solo l’acciaio inox, ma anche i metalli non ferrosi come l’ottone, il titanio, il rame e l’alluminio. Il taglio laser è in grado di assicurare standard di qualità molto elevati per la realizzazione del prodotto finale, ma anche una velocità di lavorazione elevata e pochissimi scarti. A partire da un file digitale è possibile eseguire qualunque tipo di lavorazione con le geometrie e le forme più variabili, ma è possibile anche ricreare un marchio o un logotipo, con sistemi CAM e CAD di ultima generazione.