I mille volti dell’acciaio

Con l’acciaio si possono realizzare una moltitudine di lavorazioni meccaniche e per questa ragione è protagonista in moltissimi processi produttivi.
Una delle sue declinazioni, che tra l’altro sta prendendo sempre più piede nell’industria metallurgica, è la lavorazione dell’acciaio sinterizzato, in particolare dell’acciaio inox.

In che cosa consiste la sinterizzazione dell’acciaio?

Innanzitutto, vediamo cosa significa sinterizzazione.
Si tratta di quel processo attraverso il quale si ottiene un prodotto solido, compatto, avente forma e dimensioni prestabilite, partendo da uno o più materiali in polvere.
La sinterizzazione dell’acciaio inox consiste nel realizzare un oggetto in acciaio, scegliendo quale forma e quali misure attribuirgli, attraverso la lavorazione ad altissima temperatura, ma al di sotto del punto di fusione, di polveri di acciaio unite alle polveri di altri materiali, come ad esempio il nichel, il rame, il titanio, che vengono inserite in appositi stampi, a seconda della sagoma che si vuole ottenere.
Durante questa operazione i granuli della polvere, sollecitati dalle alte temperature, si uniscono tra loro (in gergo tecnico questa fase si chiama coalescenza) e vanno a formare un oggetto solido, compatto e molto resistente le cui dimensioni e forma sono determinate dagli stampi in cui è stata inserita la polvere.
Il processo di sinterizzazione può avvenire in due modi: direttamente, cioè attraverso l’elevata temperatura come già spiegato, oppure tramite la pressatura negli stampi a temperatura ambiente e solo nel secondo step del processo si esegue la sinterizzazione portando il materiale pressato nello stampo alla temperatura sotto il punto di fusione.
Questa operazione viene realizzata sia sull’acciaio ordinario, ovvero quello costituito da una lega di ferro e carbonio, sia su quello inossidabile (inox) che è il prodotto dell’unione di cromo nella misura fra l’11 e il 30% con altri metalli pesanti quali il nichel, il rame, il titanio, il molibdeno e il niobio.

Pregi dell’acciaio inox sinterizzato

Perché scegliere l’acciaio inox sinterizzato?
La risposta risiede nelle peculiarità possedute dal metallo così ottenuto. Infatti, risulta essere molto più robusto e resistente sia alle alte temperature sia a quelle particolarmente rigide, inoltre è estremamente poroso ed elastico.
Il processo di sinterizzazione consente di ottenere prodotti solidi in acciaio che posseggono proprietà che l’acciaio tradizionale non può avere.
Per fare degli esempi pratici, questo metallo possiede in misura maggiore rispetto all’acciaio tradizionale le seguenti caratteristiche: notevole riduzione delle vibrazioni, maggiore conducibilità termica, autolubrificazione e minor peso.
Un’altra peculiarità estremamente preziosa è il fatto di poter scegliere la forma e le dimensioni da attribuire al prodotto a nostro piacimento, in base alle singole esigenze. Tutto ciò, senza perdere nulla sotto il profilo della resistenza alla ossidazione e alla corrosione, che rimangono le caratteristiche principali che definiscono un acciaio come inossidabile.

Applicazioni dell’acciaio sinterizzato

Uno dei settori produttivi dove si utilizza moltissimo questo acciaio è quello automobilistico. Infatti, in questo ambito il sinterizzato è presente per oltre il 70% del totale dei componenti necessari per arrivare alla costruzione di un’automobile.
Lo troviamo generalmente impiegato per la realizzazione di ingranaggi, bielle, rocchetti, anelli, guide e valvole, quindi principalmente all’interno del motore a scoppio e del sistema di trasmissione.
La ragione principale è rappresentata dal suo peso ridotto e dalla sua grande capacità di assorbire le vibrazioni.
Anche l’industria degli elettrodomestici, piccoli e grandi, sceglie l’acciaio sinterizzato per la realizzazione delle componenti meccaniche dei suoi prodotti, cioè gli ingranaggi, in quanto rappresentano la parte più delicata e maggiormente soggetta all’usura del tempo.
Lo stesso vale per tutta la gamma di power tools, ovvero gli utensili elettrici. Si tratta, ad esempio, degli utensili da cucina, degli accessori per il settore edile come le punte per i trapani e i dischi per le frese e le smerigliatrici.
In tutti questi casi riscontriamo l’acciaio sinterizzato negli ingranaggi degli elettrodomestici, nelle punte dei trapani, nel disco frizione oppure nella corona per quanto riguarda le smerigliatrici angolari.
La sinterizzazione dell’acciaio inox ha aperto le porte a un nuovo scenario per l’industria metallurgica. Infatti, questo processo consente di manipolare al 100% questo metallo, fonderlo con altri se necessario, plasmarlo fino a fargli raggiungere la forma e le dimensioni che rispondono alle nostre esigenze.
La sua applicazione è vastissima e in ogni settore i risultati sono eccellenti. L’acciaio sinterizzato si è sempre dimostrato molto più performante rispetto a quello che possiamo chiamare convenzionale, come ampiamente dimostrato dall’attività svolta presso la DL Sintered Srl.
Dal punto di vista dell’impatto ambientale, va evidenziato che il suo processo produttivo è rispettoso dell’ambiente, in quanto presenta una buona percentuale di riciclabilità del prodotto e una notevole efficienza energetica.