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Leggendo i giornali questa mattina, mi sono soffermato su una notizia che sta attirando, da diversi giorni, l’attenzione dell’opinione pubblica. Parlo dei cosiddetti contratti di convivenza, ovvero accordi scritti redatti alla presenza di un notaio, che in quanto ufficiale pubblico, consentirà di dare certezza giuridica all’atto. Vediamo più da vicino gli aspetti maggiormente rilevanti che distinguono nettamente i coniugi dai conviventi.
In sostanza si rileva una differenza che riguarda l’automaticità di alcuni diritti spettanti ai soggetti che contraggono matrimonio, rispetto a coloro che, per scelta, necessità o soltanto per prova dopo un periodo più o meno lungo di fidanzamento, scelgono volontariamente questa nuova forma di vivere comune, la convivenza appunto. In particolare, mi riferisco a:
- diritti successori del convivente: in assenza del contratto verrebbe meno la possibilità di ereditare una proprietà, una casa, un’impresa;
- pensione di reversibilità, la quale spetterà di diritto al partner;
- quota del trattamento di fine rapporto.
Il problema del riconoscimento delle coppie di fatto può essere risolto, così, almeno giuridicamente. Anche se la tematica della famiglia di fatto incontra spesso ostacoli dal punto di vista politico, sociale e culturale. La tradizionale famiglia fondata sul sacro vincolo del matrimonio, sta cedendo il passo, come testimoniano recenti indagini statistiche, a quella di fatto.
Il dibattito mette alla luce materie delicate che mirano a tutelare la parte debole, la quale molto spesso può risultare danneggiata, soprattutto a fine convivenza o per morte del partner. I contratti di convivenza regoleranno aspetti e nodi rilevanti quali l’abitazione (affitto o proprietà), la contribuzione alla vita domestica, gli obblighi verso i figli, le forme assistenziali in caso di morte o infermità del partner.
Si ricorda, che a partire dal due dicembre, i contratti di convivenza potranno essere stipulati in tutti gli studi notarili ed avranno un costo differente, a seconda delle esigenze espresse dalla coppia. Saranno redatti in forma scritta e disciplineranno finalmente in maniera dettagliata le clausole finora descritte.