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Con un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora i quaranta punti percentuale e si classifica come uno dei più alti d'Europa, sono sempre più i genitori che aiutano economicamente i propri figli nell'acquisto della casa. Ma come occorre agire per non avere problemi riguardanti il fisco? Per essere sicuri di effettuare l'acquisto serenamente e senza problemi occorre che tutte le transizioni siano tracciabili.
È possibile seguire due strade: cedere ai figli il denaro che poi verrà usato per l'acquisto dell'immobile oppure disporre direttamente dal conto corrente il pagamento alla parte venditrice.
La donazione di denaro, tramite atto notarile, è la prima ipotesi possibile e necessita però di un doppio atto. Occorre infatti dapprima stipulare un atto finalizzato alla donazione di denaro e, successivamente, un altro per la compravendita dell'immobile. Questa soluzione ha il vantaggio di porre chiarezza assoluta sui passaggi di denaro. Tenendo in considerazione poi che la donazione di denaro avviene tramite atto registrato, non si correrà il rischio di avere alcuna problematica nel caso di controlli da parte del fisco.
Trattandosi di due atti notarili, il costo sarà maggiore rispetto al pagamento da parte del genitore direttamente al rivenditore.
Seguendo questa tipologia di acquisto, i costi risultano essere minori poiché si effettua un solo atto notarile e vi è comunque la garanzia di trasparenza dell'operazione.
Nel caso in cui i genitori vogliano comunque mantenere un certo tipo di controllo sull'immobile, evitando ad esempio che possa essere venduto, questi possono intestarsi una quota di comproprietà oppure il diritto di usufrutto.
In sede di dichiarazione di successione, spesso si decide di intestare la casa ai figli per evitare di pagare le tasse come seconda casa e per non rischiare un domani di dover pagare l'imposta di successione.