Come coltivare la borragine

In realtà la borragine è una pianta selvatica, anzi è una delle piante selvatiche più utilizzate in cucina: cotta ha un sapore che ricorda vagamente il cetriolo. E’ una pianta molto comune che si trova ovunque, con i suoi magnifici fiori blu dagli stami quasi neri: nei prati incolti, ai bordi delle strade, lungo i muretti, nei giardini, tra le macerie, ecc., fino a 1000 metri di altitudine. Si suppone che sia originaria del Medio Oriente, ma ormai è naturalizzata in quasi tutto il mondo. La borragine è una pianta erbacea annuale con fusto spesso, che arriva sino ad un’altezza di 50-70 centimetri e cavo nel suo interno, molto ramificato e ricoperto di peli rigidi lunghi da 1 a 3 millimetri, con radice fittonante.

 

Le foglie della borragine sono alterne, ovali, dure, di colore verde scuro, con i margini ondulati, ricoperte da una densa peluria che le conferiscono un aspetto vellutato, quelle basali sono provviste di picciolo, quelle caulinari, vale a dire quelle che si trovano più in alto, sono sessili, ovvero prive di picciolo e inguainanti. La borragine è una pianta che non richiede nessun tipo di cura ed è molto facile da coltivare. Cresce ovunque preferendo i terreni asciutti, sciolti ed esposti in pieno sole. Vive tranquillamente in terreni con ph che va da 5 a 8. La borragine può essere seminata in primavera direttamente in giardino, nell’orto o in grandi vasi e senza problemi si propaga da sola tanto che se un anno è stata seminata, l’anno successivo comparirà da sola tanto che la sua crescita dovrà essere tenuta sotto controllo.

 

La borragine si può seminare anche in autunno ed, in questo caso, la produzione sarà anticipata e le piante saranno più grandi. La borragine fiorisce da maggio a settembre ed i semi maturano da luglio ad ottobre. A scopo alimentare, della borragine si utilizzano le foglie raccolte in primavera e si utilizzano fresche. Dopo la fioritura di utilizzano solo le foglioline più giovani e possono essere utilizzati anche i fiori. Le foglie, prima dell’utilizzo in cucina, vanno bollite per eliminare la peluria.  Possono essere usate per aromatizzare le varie pietanze con il loro sapore asprigno, oppure si possono consumare fritte con la pastella, per riempire ravioli e tortelli o semplicemente tritate e fatte a frittata. La pianta di borragine contiene piccole quantità di pirrolizidina, un alcaloide che può causare problemi al fegato se se ne mangia in quantità esagerata ed è quindi preferibile che le persone con problemi al fegato evitino di mangiarla.