Consigli per il trasloco a Milano

Nonostante non sia la capitale d’Italia, anche se ne è considerata quella economica, fare un trasloco a Milano non sempre è conveniente, se si decide di affidarsi ad una ditta specializzata, soprattutto se si decide di far fare tutto a loro con la cosiddetta formula “all inclusive” o come la chiamano alcuni la formula “chiavi in mano”. Con questa soluzione la ditta incaricata del trasloco a Milano imballa ogni cosa, dai bicchieri alle tende, dai mobili alle lampade, trasporta e sistema tutto al nuovo indirizzo, sistemandovi ogni cosa esattamente come era nella vecchia casa. Il servizio come dicevamo, è costoso e la nuova casa deve essere perfettamente pronta e pulita. I più quindi, richiedono alla ditta solo il trasporto e le scatole, ma imballano e sballano da soli. Quando i traslocatori se ne vanno però, rimangono incombenti pile di scatoloni da aprire e allora subentrano panico e sconforto.

 

Se ci si prepara per tempo però si possono arginare caos e frustrazione e sopravvivere anche al trasloco a Milano. Per esempio, almeno un mese prima del trasloco a Milano bisognerebbe perlustrare cassetti e armadi, ripostigli e soppalchi, per trovare un mare di cose inutili che si sono accumulate negli anni. Bisogna cominciare a buttare tante cose. Sfoltire il guardaroba, stessa cosa per i giochi dei bambini, con i quali nessuno gioca più. Buttare piatti e bicchieri sbeccati, pentole rovinate e posate scompagnate, tanto nella nuova casa sembreranno ancora più brutti. Anche le tovaglie e le lenzuola bucate è meglio che diventino stracci per la polvere o materiali per imballare gli oggetti più fragili. Nessuna pietà anche per piante secche e malconce, i regali che non si sono mai potuto soffrire, i fiori di stoffa impolverati e le sedie sbilenche. Sicuramente dopo essersi liberati di tutte queste cose vecchie ed inutili, ci si sentirà molto più leggeri.

 

Per quanto riguarda gli scatoloni, bisogna poi avere un metodo per classificare il contenuto di ogni scatola e non serve a niente scrivere sul cartone con il pennarello, perché poi le scatole vengono impilate e non si legge più nulla. Meglio il vecchio notes o, se si è amanti della tecnologia, va benissimo anche il personal computer. Si debbono dividere le cose da imballare per stanze: cucina, soggiorno, camere da letto, bagno, ecc e per ogni stanza, si deve iniziare una numerazione degli scatoloni per centinaia. Ovvero: tutte le suppellettili della cucina saranno inserite in scatoloni numerati da 100 a 199, quelle del soggiorno, compresi i cd musicali e i DVD, da 200 a 299, e così via. Sulla scatola, ma su tutti i lati, si scriverà solo il numero corrispondente, mentre sul quaderno o su un documento creato a computer, accanto al numero, si inserirà anche la descrizione dettagliata del contenuto. Importante: le scatole per i libri devono essere piccole, altrimenti diventano non si riescono a spostare o si rompono.