Le mansioni del tecnico sanitario di radiologia medica

Il tecnico sanitario di radiologia medica è una figura professionale in possesso del diploma di laurea, che esegue in modo autonomo o in collaborazione con il medico radiologo ed altri specialisti sanitari le disposizioni mediche che richiedono l’uso delle radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche e di risonanza magnetica. Il tecnico sanitario di radiologia medica interviene poi, nelle modalità di protezione fisica e dosimetria, partecipa alla ricerca scientifica di settore e svolge la propria attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private. La professione del tecnico sanitario di radiologia medica ha subito un’enorme evoluzione, essendo strettamente legata al progresso tecnologico: nell’agosto del 1965 è stata legalmente riconosciuta l’arte ausiliaria sanitaria del tecnico di radiologia medica, nel 1983 invece, la legge identifica finalmente il “professionista”.

 

Da questo momento in poi, il tecnico sanitario di radiologia medica diventa responsabile anche di fronte alla legge del suo operato. Inoltre lavora costantemente in squadra, affiancato da colleghi, medici, infermieri ed operatori socio-assistenziali. È cambiata poi anche la formazione del tecnico sanitario di radiologia medica: prima si è iniziato con corsi regionali tenuti dalle principali strutture ospedaliere, che poi sono diventati diplomi, un po’ come è successo con il vecchio ISEF ed infine si sono stabilizzati in lauree triennali presso le facoltà di Medicina e Chirurgia, con tanto di laurea specialistica, comune ad altri corsi tecnico-sanitari ed infine master di I e di II livello. Indipendentemente dal titolo di studi che si è in possesso, per poter esercitare la professione di tecnico sanitario di radiologia medica, è obbligatorio essere iscritti al collegio professionale nella propria regione e seguire ogni anno un percorso di aggiornamento e di formazione continua.

 

Le competenze del tecnico sanitario di radiologia medica seguono un doppio cammino: la diagnostica per le immagini ed il controllo delle radiazioni ionizzanti con fini diagnostici, terapeutici e protezionistici e la radiografia tradizionale; la tomografia computerizzata; la risonanza magnetica; la medicina nucleare; la radiologia interventistica; l’ecografia; la radioterapia; la fisica sanitaria. Questo fa si che le possibilità di crescita professionale del tecnico sanitario di radiologia medica siano ampie e anche molto diversificate. Il tecnico sanitario di radiologia medica può scegliere fra tre indirizzi: didattico, ovvero come docente, tutor o coordinatore del CdL, dirigenziale, come capotecnico, responsabile delle risorse tecniche e del personale tecnico sanitario di radiologia medica in un reparto di diagnostica per immagini, oppure di ricerca, nei reparti, per lo più di aziende ospedaliero-universitarie con fondi che lo consentono.