Cosa sapere prima di acquistare una piastra per i capelli


Comprare una piastra per i capelli adeguata alle proprie esigenze vuol dire, prima di tutto, valutare con attenzione le dimensioni del prodotto che si ha in mente di acquistare. Sul mercato, infatti, si può trovare un assortimento decisamente ricco di proposte, più o meno grandi a seconda delle necessità: non ci sono solo piastre compatte, pensate per essere portate in viaggio o addirittura in borsa, ma anche apparecchi maxi, concepiti per garantire prestazioni al top. Una scelta oculata è quella che tiene conto della natura e delle peculiarità del capello, ma è sempre preferibile optare per una piastra lunga non meno di una decina di centimetri: in questo modo, si può intervenire su una superficie di capelli più ampia e, quindi, risparmiare tempo nella procedura. Le piastre di dimensioni standard sono realizzate per poter essere adoperate su tutta la chioma, e garantiscono il massimo della versatilità.


Le piastre maxi


Un altro tipo di piastra per capelli a cui si può fare riferimento, come si è detto, è quella maxi, contraddistinta da dimensioni maggiori e con uno sviluppo sia in lunghezza che in larghezza. Il rischio che si corre in questi casi è quello di avere a che fare con uno strumento difficile da maneggiare, o comunque ingombrante; tuttavia una piastra simile è quasi indispensabile se si è alle prese con dei capelli molto lunghi o caratterizzati da uno spessore notevole. Le piastre maxi, inoltre, si dimostrano utili con le chiome più crespe e più voluminose, visto che consentono di prendere una grande quantità di capelli con una sola azione. La procedura risulta velocizzata, mentre la capigliatura aderisce più facilmente



Le piastre compatte 


D'altro canto, una valida alternativa può essere individuata nelle piastre compatte, e cioè di dimensioni ridotte. Esse possono essere portate dove si vuole e trasportate con estrema facilità: ovviamente non si prestano a interventi molto significativi ma possono essere utilizzate per piccoli ritocchi. In linea di massima una piastra compatta non dovrebbe mai essere adoperata per lavorare su tutta la chioma, a meno che non si tratti di un taglio corto: è molto meglio ricorrervi per rifiniture modeste, per un ciuffo o per una piccola frangia. 


Le piastre con effetto ionizzante


Nella ricerca di una piastra adatta al proprio stile e alla propria chioma ci si potrebbe imbattere in modelli che si contraddistinguono per un effetto ionizzante: si tratta di un accorgimento che è progettato per garantire una stiratura migliore, tale da fare apparire i capelli più setosi e lucidi, molto meno crespi. Ma perché si parla di effetto ionizzante? Molto semplicemente, nel momento in cui viene pettinata la capigliatura si carica di ioni positivi, e da questo deriva la tipica elettricità statica che è responsabile dell'effetto crespo.


Se si ha la possibilità di avvalersi di una piastra con effetto ionizzante, questo inconveniente può essere dimenticato, e non si è più costrette a dover lottare con capelli disordinati. La funzione ionizzante favorisce il rilascio degli ioni negativi, i quali finiscono per neutralizzare gli ioni positivi dei capelli: di conseguenza, non c'è più elettricità statica residua, il che vuol dire che i capelli appaiono più lucenti e ordinati. Una capigliatura meno elettrica, come si può intuire, è più semplice da stirare: ecco perché la maggior parte delle piastre più recenti e dei prodotti di ultima generazione include l'effetto ionizzante.